La Storia e i Monumenti di Pavia
Il passato della città di Pavia è contraddistinto da fasi di grande splendore e prestigio, fin dalla sua fondazione che risale all'epoca romana.
L'attuale città conserva tuttora le fattezze del nucleo principale dell'antica Ticinum, infatti il centro storico ricalca il castrum romano racchiuso tra i Corsi dedicati a Cavour e a Mazzini.
In seguito divenne capitale del Regno Longobardo, assumendo il nome di Papia e rappresentando una delle città italiane di maggior prestigio.
La bellissima Chiesa di San Michele Maggiore ricorda i fasti del periodo in cui la città costituiva la capitale del Regno ed il monumento in stile romanico ospitò anche rilevanti cerimonie, tra le quali l'incoronazione di Federico I Barbarossa.
Carlo Magno pose termine al dominio dei Longobardi, ma non alla prosperità di Pavia.
La città in virtù della sua strategica posizione centrale rispetto alle vie di comunicazione e di scambi commerciali detenne sempre un ruolo centrale nella penisola italiana, dal quale derivarono ricchezze economiche e al contempo la rese oggetto delle mire di conquista da parte di molti invasori.
Dopo le dominazioni di Ostrogoti, Franchi e Ungari, divenne un Comune fra i più ricchi d'Italia sia dal punto di vista economico che culturale. Con l'avvento dei Visconti di Milano, nel 1359, proseguì lo sviluppo e il rinnovamento della città che si fregiò di splendide opere d'arte.
Citiamo innanzitutto la Certosa, realizzata alla fine del 1300 per volontà di Gian Galeazzo Visconti tra il centro di Pavia e Milano.
L'imponente monastero rappresenta uno dei capolavori del tardo gotico, comprendente anche una splendida chiesa, chiostri, biblioteche e rigogliosi giardini.
Sempre alla famiglia Visconti dobbiamo rendere merito per il Castello che si congiungeva alla Certosa attraverso un vasto parco, meta prediletta dei più importanti nobili italiani e stranieri che amavamo cacciare in quei luoghi.
Attualmente l'imponente opera, decorata da artisti del calibro di Leonardo da Vinci e Bramante, ospita la Pinacoteca civica Malaspina.
A conferire lustro e prestigio a Pavia contribuì anche l'Università, fra le più antiche d'Italia, fondata nelle seconda metà del Trecento e, da allora, un centro d'eccellenza della cultura che vide tra i suoi insigni professori pure l'inventore della pila Alessandro Volta.
Nel 1454 la città entrò a far parte del Regno degli Sforza e da quel momento il destino del Pavese è significativamente legato a quello di Milano, entrambi i territori conobbero, infatti, la dominazione austriaca prima di divenire parte del Regno d'Italia.
Ci siamo soffermati sulla storia e i monumenti di Pavia, ma è d'obbligo ricordare che anche la provincia racchiude capolavori dell'ingegno architettonico, fra i quali i celeberrimi castelli.
Il Castello dei Malaspina che sorge a Nazzano, quello Visconteo a Voghera, di Moltalto Pavese, di Cicignola e tutte le altre splendide costruzioni che si ergono su colline baciate dal sole e profumate da vitigni di pregiate uve.
Scenari da favola che ci riportano al passato, tra natura e ottimi cibi accompagnati da altrettanto ottimi vini.
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